sabato, luglio 24, 2010

FINALMENTE E' ARRIVATO

Stasera, forse perchè è sabato e finalmente ho smesso di sudare, mi sento di tessere delle lodi sperticate. Lodi perchè finalmente c'è un attore che sa fare il suo mestiere e lo fa senza illuderci di essere uno dei prescelti per salvare il mondo da una catastrofe immane. Recita e lo fa bene, dettaglio non trascurabile dal momento che oggi basta farsi ricevere dal solito tappo alto un metro e cinquanta per diventare automaticamente famosi e degni di menzioni.
Emilio Solfrizzi ha lavorato e si è guadagnato gli onori dei quali sta beneficiando oggi. Senza sgomitare e soprattutto senza finire nei tritacarne dei contenitori pomeridiani che lo avrebbero reso, forse, più famoso in tempi brevissimi, ma a che prezzo?
Il nostro eroe ha centellinato, dosato, soppesato i lavori ed è riuscito a farsi amare da tutti con una delle fiction più riuscite degli ultimi anni, "Tutti pazzi per amore", un piccolo gioiello di intelligenza e originalità.
In più, altro particolare di rilevanza non da poco, noi donne ci siamo accorte di lui. Che distrazione! un bell'uomo che non ostenta e non rincorre le starlette tipo Belen per finire sui giornalini di gossip. E' sposato, ha dei figli e come molti di noi una pagina Facebook che riesce anche a curare personalmente. Altra cosa che lo diversifica dai colleghi, Emilio Solfrizzi interagisce con il suo pubblico e risponde personalmente, proprio cliccando lui sulla tastiera del computer.Di solito i vippazzi ci schifano, specialmente quelli che riescono a malapena a recitare "Il sabato del villaggio" col gobbo di supporto.
Finalmente un attore a misura d'uomo, qualcuno bravo che, almeno apparentemente, si rende conto di essere un previlegiato e che, in linea di massima, non salva nessuna vita da una improbabile epidemia di colera.
Ha talento e lo dimostra, noi godiamo del suo lavoro e il cerchio si chiude lì, senza tanta sofferenza interiore che molti suoi colleghi ostentano come un nuovo fuoristrada.
Anche se il fuoristrada è quello che vedono loro, noi invece vediamo solo la bianchina di Fantozzi, giusto nel migliore dei casi.


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