sabato, novembre 29, 2008

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE

Ho capito che lavorare fa schifo, ma questa cosa la vado dicendo praticamente da sempre. Molto meglio fare il tronista sfigato, partecipare ad “Uomini e Donne”, farci una emerita figura di merda, non scegliere nessuna ragazza e tornarsene al paese zitto zitto, quasi in sordina.
Fernando Vitale, ha vissuto così la sua tristissima e ormai lontana esperienza in trasmissione, senza però giammai perdere lo sguardo da cinghiale che, professionalmente parlando, a poco gli è servito.
Questa sua specie di carriera, è stato un susseguirsi di niente, qualche serata, una partecipazione ad una pellicola che forse non uscirà mai al cinema con Raffaella Fico, la reduce del Grande Fratello che ha dichiarato di essere disposta a vendere la sua veriginità per un milione di euro, e poi?
Mai darsi per vinti, perché l’ex tronista in questione, che forse in pochi ricorderanno, sta facendo chiacchierare il web più pettegolo, in pratica quello che frequento io. Forse per cercare la sua strada, chissà, il giovanotto pare abbia partecipato ad un film porno (
QUI e QUI alcune immagini censurate tratte da "Il blog di Uomini e Donne"). Direte voi: e che c’è di strano? Rocco Siffredi e Franco Trentalance hanno sdoganato il genere, ormai è diventato quasi un mestierino per bene.
Invece io ci vedo tanta malinconia in questo dubbio che attanaglia, per modo di dire, noi gossippare incallite. Il tatuaggio non mente, mi sa che è proprio lui, con la faccia ispirata del pornoattore e l’espressione accentuata del godimento per contratto.
Per come la penso io, meglio un lavoro in fonderia, in autostrada, a una pompa di benzina, tutto meno che quello. Le aspirazioni non c’entrano un tubo, qui c’è solo poca voglia di sporcarsi le mani, guadagnare euro velocemente e non abbandonare il sottobosco degli ex tronisti sfortunati in crisi di identità.
Sfortunati forse non è la parola giusta, perché questi ragazzi farebbero di tutto pur di non tornare alla triste e leggerissima busta paga. Diciamo vagabondi, ecco, vagabondi coi bicipiti a vista e i tatuaggi a ganzi sparsi per tutto il corpo.
Ma sempre vagabondi sfigati, rimangono.

giovedì, novembre 27, 2008

LE LACRIME CHE FANNO LA DIFFERENZA


Il sabato sera è la serata di “C’è posta per te”, non ce n’è per nessuno, nemmeno per Pippo Baudo. Infatti quest’ultimo ha fatto una solenna figuretta, perché ha inaugurato la competizione tra lo show di Maria De Filippi e la sua stagionata “Serata d’onore”, lanciando praticamente un guanto di sfida che più spavaldo non si può.
Purtroppo per lui, c’è stata la catastrofe ed è qui che proprio non mi capacito.
Quelli che ci capiscono, hanno scritto che probabilmente il flop di Baudo è dovuto al fatto che, vista la crisi che c’è in Italia, le persone non hanno voglia di assistere allo sfarzo dei vip, abito da sera, moda, cinema. Meglio tuffarsi nelle disgrazie altrui, ovvero, evviva i buo
ni sentimenti, evviva Marco Carta che canta per il bambino down,, evviva le emozioni della busta che si apre.
Stiamo sempre a dire che in Italia ci sono solo tronisti e reality, poi, se il sabato sera ci propongono il vecchio varietà, con attori italiani di indiscusse capacità e tranquille chiacchierate sugli sgabelli, ecco che il pubblico cambia canale e si rifugia in tutto quello che i puristi definiscono trash allo stato puro.
Premetto che io non ho visto nessuna delle due trasmissioni, ma a questo punto mi trovo abbastanza confusa. Confusa perché mi fa strano leggere dovunque un generale malcontento su questa tv che tratta i sentimenti come se fossero merce di scambio e poi una trasmissione che sbatte in video l’handicap come la cosa più simpatica del mondo, è campione di ascolti. Non è che la Ma
ria invita il bambino con la sindrome di down perché verso di lui prova un amore infinito. Casomai le serve per montare il caso con il cantante di turno, un siparietto che rende in termini di pubblico e quasi quasi fa anche cadere più di una lacrimuccia. Meglio di così si muore.
Pippo Baudo è datato, me ne rendo conto, però quella è la tv che non è gridata, che non specula, ma che mostra lo spettacolo così come andrebbe concepito. Il talento e la professionalità al servizio del telespettatore, quello che tutti vanno predicando e che pare che in Italia non esista più.
Mettiamo da parte il fatto che Baudo possa piacere o meno, ma, una serata con il fior fiore del cinema italiano, o una serata con la gente comune che piange e ci racconta i fatti suoi, secondo voi, la fa o no la differenza?

mercoledì, novembre 26, 2008

CINQUANT'ANNI E NON SENTIRLI

Ma chi cavolo si è impossessato di Barbara D’Urso?
Non lo so, in questo ultimo anno è cambiata, sembra ringiovanita in maniera insana e nei suoi due programmi quotidiani ha spesso il comportamento della chioccolina di mezza età che non si rassegna.
Durante le interviste, gira e gira, ci infila sempre la sua esperienza personale. Oltre al fatto di definire “amici” tutti i protagonisti dei servizi e tutti coloro che ha ospiti in studio. Tutti, nessuno escluso, li conosce da minimo 20 anni e con loro ha vissuto qualcosa di meraviglioso.
Per non parlare dei partecipanti ai reality dei quali è stata conduttrice. Ad esempio,
Katia Ricciarelli, ex concorrente de “La Fattoria”. La sua frase di rito è: “Katia Ricciarelli, bla bla bla, che io ho PRESO E SBATTUTO IN FATTORIA”. Questo “prendere e sbattere” è come a volerci dimostrare che lei di questa gente ne ha fatto un po’ quello che ha voluto, che sia la Ricciarelli, o Milton, o Leopoldo Mastelloni. E loro ridono e la chiamano Barbarella, tutti orgogliosi di questa amicizia disinteressata con la conduttrice che ride sempre, anche quando ti da soavemente della merdaccia.
La D’Urso in questo ultimo periodo sta vivendo una nuova vita, o almeno è quello che sembra. Secondo quando dice lei, la sera non esce mai e fa vita molto ritirata, ma un po’ tutti i suoi ospiti, a rotazione,
dichiarano di averla incontrata la sera prima a questo o a quel party, in compagnia di Jonathan Kashanian o Francesco Facchinetti o vattelappesca chi.
Ma no, sono stata alla festa due minuti e poi me ne sono andata”, ormai è un copione ricorrente. Non si capisce perché a notte fonda questa donna deve apparire alle feste per starci 3 secondi e poi rientrare. Mi domando allora dove cavolo è stata prima.
Per non parlare dei suoi ex fidanzati che variano da
Vasco Rossi, a Stefano Bettarini a Memo Remigi, a, ahimè, Miguel Bosè. Ogni tanto ne tira fuori qualcuno dal cilindro, o lo fa il suo compagnuccio Alfonso Signorini, e lei finge di sdegnarsi per poi sogghignare orgogliosa di tanto interesse sul suo privato.
Una pischelletta, ecco cos’è diventata, ormai l’atteggamento materno dei tempi del "Grande Fratello" e del “ragazziiiii”, è un lontanissimo e annebbiato ricordo.
Quella che conosciamo oggi è una sgarzolina piena di ex fidanzati, di amici vip che conosce da vent’anni e con un ego che ormai non conosce più né limiti, né confini.

lunedì, novembre 24, 2008

COME DUE SORELLE

In questi giorni gira in tutte le trasmissioni tv, colui che a "Quelli che il calcio", qualcuno ha definito “il più grande comico italiano”: Massimo Boldi.
Da qualche settimana sta facendo il giro di vari programmi televisivi per promuovere la sua nuova fatica cinematografica “La fidanzata di papà”, che lo vede protagonista insieme a Simona Ventura.
La cosa bella è che insiste nel dire che la sua partner è una attrice meravigliosa, specialmente in una scena girata sulla spiaggia di Miami al tramonto e con la luce giusta, durante la quale lei si confessa e fa una specie di monologo. Prego infatti chiunque abbia visto il film di illuminarmi su questa prova recitativa da urlo perché sono curiosa.
Ormai è chiaro che il film di Natale è una questione che tutti gli anni dobbiamo affrontare e superare alla meno peggio, ma questo pre-panettone Boldi-Ventura, è stato un martellamento su vari fronti che non è facile da digerire.
La Simona, ora che si sente quasi americana dentro, l’altro giorno ha definito Barack Obama “il mio secondo presidente”, tanto per puntualizzare che ormai, pur non parlando quasi mezza parola di inglese, il suo cuore e la sua anima sono divisi equamente tra il tricolore e le stelle e strisce. Per rendere il tutto ancora più chiaro, Nicola Savino, ha sparato la cazzata di questo ultimo stralcio di 2008, definendola”italo-piemontese-americana”.
E il film non fa altro che avvalorare il suo delirio di onnip
otenza, con Boldi che esalta un talento del quale ho fiducia zero e lei che manifesta una sicurezza che sa tanto di arroganza, e che non mette mai e poi mai in dubbio il fatto di non essere, alla fine della fiera, una vera attrice.
La cosa terribile è che “La fidanzata di papà” ha battuto perfino il nuovo film di 007, dando ancora una volta conferma alla Simona che ormai qualsiasi cosa faccia, le riesce quasi alla perfezione, o almeno è quello che le fanno credere.
Ora dice che vuole lasciare la tv a favore del cinema e che il suo sogno è riunire la storica coppia Boldi-De Sica e girare insieme il remake di "A qualcuno piace caldo”, con lei nel ruolo che fu di Marilyn Monroe.
La ragazza vola basso e, non so se come la pensate voi, ma la somiglianza tra le due è evidente.
Simona e Marilyn come due sorelle, un po’ come io e
Angelina, tanto per capirsi.

domenica, novembre 23, 2008

DIVENTERO' QUALCUNO E TU SARAI FIERA DI ME

Probabilmente sarà stato sempre così, ma mai come oggi per conquistare un trafiletto in sessantesima pagina, si è disposti a mettere in piazza di tutto. Dalla depressione, alle interruzioni di gravidanza, e perfino uno stupro mai confessato pubblicamente.
Linda Batista, attrice brasiliana che l’Italia ha adottato da tempo, ha preso la palla al balzo e, da quando Rossano Rubicondi è diventato il casanova delle tardone riconosciuto nel nostro paese, si è premurata di informarci che, in tempi non sospetti, è stata la sua fidanzata.
Leggo da più parti di sue dichiarazioni nelle quali dice che lui avrebbe voluto sposarla ma che lei ha rifiutato. Però, dichiara, per lui è stato un bene perché questa cosa lo ha aiutato a crescere e probabilmente, aggiungo io, lo ha fatto diventare quello che è oggi.
Forse qualche danno collaterale c’è stato, ma apparentemente Linda Batista pare non curarsene.
Infatti,
si dice che una ricca signora settantenne che lo ospitava in Sardegna, nel lontano 1999, lo abbia allora denunciato per percosse. Rubicondi dice che non erano fidanzati come lei ha dichiarato, lui era solo suo ospite e per sdebitarsi le faceva compagnia e qualche altro lavoretto in casa.

Si, come no, e io se uscissi con Luca Zingaretti e mi portasse a casa sua ci giocherei a scala quaranta.
La Batista, aiutandolo a crescere, lo ha aiutato a comprendere la sua vera natura di benefattore; gli ha aperto tutto un mondo nuovo che poi lo ha portato tra le braccia di Ivana Trump, dove vive un tip
o di vita che con lei non avrebbe potuto vivere. Il lavoro è una parola astratta, il jet set è diventato casa sua e ora con l’Isola è più richiesto di un tronista.
In tutto questo, Linda gode di un momentino di popolarità in qualità di ex fidanzata del tempo che fu e quando lui le disse : “Diventerò qualcuno e tu sarai fiera di me”, forse già immaginava che in qualche modo ce l’avrebbe fatta.
Che poi abbia dovuto ricorrere al matrimonio con una miliardaria un po’ in là con gli anni, che probabilmente la stia riempiendo di corna e che non abbia nessun merito artistico da inserire nel curriculum, è poca cosa.
Ora è popolare ed è bello, ed è quello che serve per finire sui giornali e raccontare di quando avevano 20 anni e si amavano alla follia.
Una partecipazione a “L’Italia allo specchio”, tanto per dirne una, alla Linda Batista non gliela leva nessuno.

venerdì, novembre 21, 2008

GUARDARE MA NON TOCCARE


In tv si parla tanto di satira e di libertà, ma poi Santoro si incazza per l’imitazione in radio e se Elisabetta Canalis prova ad improvvisarsi comica e sbeffeggia simpaticamente quella buontempona di Michelle Hunziker, ecco che parte la senatrice Procaccini del PdL a protestare.
Fatemi capire, ma chi cavolo è la Hunziker?
No, perché se si scomoda pure la politica, ragazzi, siamo davvero messi da schifo.
Non so se avete visto la parodia di una volenterosa Elisabetta Canalis. Niente di particolare, commette qualche cattiveria di troppo e prende in giro il sorriso perenne e forzato della Michelle, punto. La Procaccini parla di maleducazione, di Reginaldo, di Vieri, sembra quasi una difesa ad oltranza nei confronti di Michelle Hunziker, piuttosto che una censura, seppur vergognosa, ai danni di un innocuo siparietto.
Sembra quasi che la Canalis abbia toccato la persona sbagliata, ovvero, quella ridanciana conduttrice che sta facendo incetta di programmi tv, nonostante li faccia tutti allo stesso modo.
In televisione vediamo qualsiasi cosa, anche robe molto peggiori di questa scenetta che fa sorridere più che altro, eppure qualcuno si scomoda e tira fuori educazione civica, autocensura e altre parole che non centrano un accidente con la povera Canalis.
La Hunziker pare sia molto permalosa e già un’altra volta non aveva apprezzato un’altra imitazione, ma dico, stiamo scherzando davvero? Ma non è lei quella piena di verve, maschiaccia, pronta allo scherzo, allo sberleffo, alle mascherate, alla simpatia prorompente che traspare da quel sorriso che ormai è diventato il suo marchio di fabbrica?
Non lo so, questa storia mi piace poco e non mi torna. Ma dove esiste che una senatrice si scomoda per 3 minuti di gag, in una trasmissione in seconda serata e fatta da una ragazza che nemmeno è una comica professionista?
Come se non ci fosse altro a cui pensare e come se una semplice parodia potesse scalfire il fascino solare della divina Michelle che ormai è diventata una statuina di porcellana.
Guardare, ammirare, ma in silenzio perché altrimenti si rompe.


mercoledì, novembre 19, 2008

AMORE DI MAMMA CANINA


Primo pomeriggio nel parco cittadino di Montecatini. Io, Sara e la fedele Zoe, siamo al pascolo e ci fermiamo amabilmente a conversare con dei conoscenti proprietari di cani dei quali la nostra cagnolotta è grande amica. Come succede, i complimenti si sprecano, e qualcuno pronuncia la frase più classica che si può dire di fronte ad un gruppo di cani che scodinzolano felici: “bellina che sei!”
Il riferimento era alla Zoe, ma una signora simpatica quanto un grappolo di emorroidi infiammate, ex commerciante chic della mia amabile cittadina salta su così: “ bellina non direi, ‘un si po’ di’ davvero che è bellina. Lo vedi com’è grassoccia, simpatica si, ma bella proprio no..
Partendo dal presu
pposto che naturalmente un cane non può piacere a tutti e ci mancherebbe altro; tenendo conto che qualcuno potrà pensare che un animale non è un figlio e non si dovrebbe rimanere male per così poco, dico che a volte si perde davvero l’occasione per stare zitti.
State a vedere anche che ora i chili in eccesso pesano pure sugli animali e non solo sugli umani. La Zoe è un po’ abbondante, lo ammetto, non riusciamo a farla dimagrire e questo ci dispiace, ma ugualmente non parteciperà mai a Miss Italia e nemmeno la manderemo a fare la tronista a Uomini e Donne. Ugualmente esiste questa specie di discriminazione che gli idioti hanno, forse senza rendersene conto.
A parte il fatto che come mamma canina mi sono sentita profondamente offesa perché è stato un parere non richiesto, ma sottolineare la mole della mia pelosona è stata un’ osserv
azione di dubbio gusto e molto maleducata.
Il grasso infastidisce sempre e comunque, sia che si tratti di persone, o che si tratti di animali. La prima cosa che questa simpatica signora ha sottolineato, è stato il peso della Zoe, trovandola pure brutta perché è cicciottella e spettinata.
Chi non ha un animale in casa forse non mi può capire, ma amare e vivere con un cane, o un gatto, o un criceto, è esattamente come amare un parente prossimo. Spesso per chi non ha figli come me e la Sara, subentra una specie di amore materno che riempie la vita e addolcisce il cuore, non so come spiegare.
E rimanerci male perché insultano la tua bambolotta pelosa, alla luce di tale sentimento, mi sembra una cosa più che normale.
Così come scrivere il nome della signora simpatica come il solito grappolo di emmorroidi infiammate, nella lista delle persone maleducate e sgradite, è una conseguenza del tutto naturale.

martedì, novembre 18, 2008

FATE LA CARITA'

Non so se conoscete la storia tra “Le iene “ e Gabriella Carlucci: la signora è stata fermata da queste simpatiche canaglie e multata simbolicamente per il ritardo in aula. Le solite cose e le solite magagne, ma l’onorevole si è infuriata e ha fatto una delle sue scenate storiche. Niente di nuovo sotto il sole, mi viene da dire.
Poi sul Libero leggo questa intervista, e già mi si accappona la pelle solo ad immaginare la voce di questa donna, ma permettetemi di estrapolarvi qualche stralcio di questa delirante conversazione.



(...) Si però, onorevole, non si può dire che il vostro stipendio non è alto. Perché è alto
Allora adesso io ti mando l’elenco delle mie spese. Perché io ho il rimborso aereo, ma quando vado a Trani o a Bari dormo e mangio in albergo. Ti faccio l’elenco delle mie spese e poi vediamo se il mio stipendio è alto. Il mio stipendio è il minimo! Perché tutte le spese che ho le sostengo con i miei soldi. Spese che giustamente servono a mantenere il rapporto con l’elettorato.
Si però lo stipendio medio di un cittadino…
Un operaio quando va a casa ha lasciato i suoi problemi nel suo ufficetto. Io quando vado a casa ho ancora i miei problemi di lavoro. Il mio telefono è sempre accesso, è sempre quello dal 1994 e chiunque mi può raggiungere, sabato domenica o festivi. Ma mica solo io lavoro così tanto. Però voi purtroppo pensate che tutti siano dei lavativi perché questo è il messaggio che passa.
Quindi il suo stipendio è meritato
E direi proprio di sì, guarda. Perché io voglio sapere quanto dai alla tua cameriera di straordinario. Chiunque lavori delle ore in più viene pagato. Noi no. E nessuno considera mai che nel nostro stipendio è incluso tutto il lavoro extra.
Sono annichilita e basita, ma forse l’aggettivo giusto da usare è : sconcertata.
Sentire una specie di politico che dice “un operaio quando va a casa ha lasciato i suoi problemi nel suo ufficetto”, mi deprime. Come se un operaio, o un impiegato o qualsiasi persona che percepisce uno stipendio normale, una volta arrivato a casa potesse sul serio chudersi i pensieri dietro la porta.
Mi domando se la Carlucci prima di rilasciare queste dichiarazioni abbia lontanamente pensato a quello che stava dicendo. Passi per il momento di crisi che stiamo vivendo oggi in Italia, ma ugualmente lamentarsi del proprio stipendio quando ci sono persone a caso, tipo io, che arrivano a malapena a fine mese, mi sembra oltraggioso e privo di qualsiasi senso logico.
Ma la Carlucci è illogica in tutto quello che fa, è inspiegabile che continui a fare il lavoro che sta svolgendo, così come è altrettanto inconcepibile avere la sua parte politica che ci sta governando oggi e che ci governerà anche domani.
Mi rendo conto di essere di parte e poco obiettiva, ma per queste persone, credetemi, ho un odio sconfinato.

venerdì, novembre 14, 2008

LA MUSICA CHE GIRA INTORNO


E’ molto tempo che non faccio più quei post di un tempo, quelli “per conoscerci”, dico. Tempo fa chiesi a tutti voi la canzone del cuore, o meglio, la canzone che più vi rappresentava e che vi pacerebbe che, quando qualcuno la ascolta, pensasse a voi.
Ricordo che un anno fa o qualcosa di più, io scelsi “
Josephine” di Chris Rea e non so nemmeno più il perché. Mi piaceva allora e mi piace oggi, solo che sento che in questo momento non è la canzone del mio cuore.
Chi mi conosce sa che mi sono presa una passione folle per il cantante brasiliano Fabio Jr: sto scar…cioè, sto cercando tutta la sua discografia e ho trovato più di un pezzo che mi acchiappa da matti.
Però, quella che da tempo è la mia, è “Alma gemea”, la mia sigla per eccellenza, la musica che mi annuncia e che vorrei che fosse di sottofondo per un mio momento particolarmente importante.
Ma, vi dirò di più: giorni fa non sono stata tanto bene e, essendo considerevolmente paurosa, ho immediatamente pensato di scegliere questo pezzo come colonna sonora per la mia eventuale veglia funebre.
Non è legata a nessun evento particolare, è solo che dal primo ascolto mi ha agguantata e non riesco più a farmi mollare.
Credo che sia capitato un po’ a tutti, quando un pezzo vi entra in testa e nel cuore e s
e non la ascoltate almeno una volta al giorno, vi sembra che manchi qualcosa.
“Alma Gemea” ha l’inciso che conquista, in più, il portoghese ha tutto un fascino che renderebbe affascinante anche una canzone come “Le tagliatelle di nonna Pina“.
Non fatemi sentire sola, scendete anche voi nell’abisso della verità e rivelate il vostro amore del momento. Naturalmente sto parlando nell’ambito musicale, ma se vi va di raccontare qualcos’altro, fate pure, qui non siamo alla Rai, la censura l’abbiamo lasciata fuori dalla porta.


martedì, novembre 11, 2008

L' AMICO DEL CUORE

Qual è la cosa peggiore per un pornodivo? No, non quello che verrebbe naturale pensare, bensì il fatto di non ispirare cose zozze al pubblico al quale è indirizzato il suo lavoro.
Fortuna che non ho mai visto niente di lui dal punto vista artistico, anche perchè se così fosse stato, probabilmente oggi lo avrei visto con occhi diversi, diciamo anche un po' confusi.
Che vi devo dire, quest’uomo, tale Franco Trentalance, a me ispira pensieri purissimi, lo vedo carino, gentile, molto poco porco come
Rocco Siffredi, tanto che in lui trovo il marito o al massimo l’amico del cuore. Ma tutto molto ragionato, senza impeti carnali irresistibili o voluttà a luci rosse.
Tanto per cominciare, ha un viso molto simpatico e per nulla viscido o birichino come Rocco; poi, non parla quasi mai di sesso, o, se lo fa, è in maniera molto garbata, quasi quel mestiere non fosse nemmeno il suo, a diff
erenza di Rocco.
E pensare che è pure bellino, quindi dovrebbe naturalmente far pensare al sesso, visto anche il mestiere che fa e il ruolo, mi dicono, di primo piano che riveste nel ambiente del porno.
Eppure, niente. A me non fa venire in mente nulla se non una bella chiacchierata e, al limite, qualche bacetto educato che mi saprebbe forse più di sincera simpatia, che altro.
Alcune mie amiche vorrebbero procurarsi un filmetto di Trentalance, una cosetta così per vedere questo signore d’altri tempi in azione sul set. Io mi sono rifiutata perché mi crollerebbe un mito, ormai per me è una personcina tanto carina, con quegli occhioni chiari e la crapina tutta pelata che mi ispira bacini affettuosi, piuttosto che amplessi selvaggi o maratone sessuali da cardiopalma.

domenica, novembre 09, 2008

LA GUERRA DEI RANTOLI

Sembra quasi una regola non scritta: se lavori in una soap, l’importante è rantolare.
Mi riferisco soprattutto a 2 attrici di "Centovetrine", molto affascinanti, probabilmente anche brave, ma che purtroppo riducono la maggior parte delle loro scene, in un affannato sussurro.
Non so come funziona da voi, ma a casa mia, anche se la situazione è particolarmente complicata, riusciamo ad esprimere un disagio o un dolore, usando la voce in maniera normale. Caterina Vertova e Marianna De Micheli, dimostrano un qualsiasi sentimento che dovrebbe includere pathos o tensione, modulando la voce in una maniera che dire innaturale è dire poco.
Avete presente il rantolo di un moribondo? Io non l’ho mai vissuto da vicino, grazie a Dio, ma ne ho una idea ben precisa. Ecco,loro sembra che stiano per esalare l’ultimo anelito di vita.
E proprio è una cosa improbabile, anche perché mi piacerebbe conoscere qualcuno che parla in questo modo.
E credo che molti detrattori degli attori di soap, facciano leva su questo aspetto della recitazione. Effettivamente è un po’ troppo enfatizzata e, sicuramente, se gli attori di "Beautiful" paiono non rantolare, il merito va anche all’ottimo doppiaggio, oppure negli states vigono regole diverse, nel magico mondo di Soaplandia.
E comunque, Caterina Vertova sussurra sempre. Anche in “Commesse”, la ricordo col fil di voce e l’atteggiamento da donna sull’orlo di una crisi di nervi. Un lieve tremito, la voce bassa e modulata come se stesse leggendo una tragedia di Shakespeare e l’aria torva di colei alla quale la vita ha tolto tutto, o quasi.
Mi chiedo se per lei scrivono sempre lo stesso ruolo o cos
a, ma ho il sospetto che il suo modo di lavorare abbia questa incancellabile caratteristica.
Ho molta fiducia negli attori di soap, anche perché ritengo che questa sia un’ottima palestra per formare una carriera, ma è anche vero che qualcuno di loro, e non tutti perché non è un luogo comune, badate bene, se non ha imparato a recitare superati i 40 anni, dubito che possa avere una speranza.
E il problema del rantolo, secondo me, andrebbe risolto e anche in fretta. Il mormorio non serve a manifestare sofferenza, o tensione, o paura, o amore, semmai fa sì che noi telespettatori, piano piano, diventiamo sempre un po' più sordi.
E non lo dico per dire.


giovedì, novembre 06, 2008

SEXY A TUTTI I COSTI

Esistono persone graziose, anche con un corpo notevole, con i capelli fantastici e gli occhi bellissimi, che sono sexy quasi quanto la compianta Tina Pica vestita da coniglietta.
Non è un difetto poi rilevantissimo, non è mica scritto da nessuna parte che si deve per forza essere sensuali anche se si è carine al punto giusto.
Il caso di Benedetta Zilli, ex concorrente dell’ultimo Grande Fratello e moglie dell’altrettanto reduce
Thiago Barcelos, non so da chi, è stata convinta di essere in qualche modo una gattona sexy.
E lei ha preso questa cosa sul serio, quindi, eccola in posa con gli occhi sgranati e la sensualità di una vongola verace. E’ bellina, niente da eccepire, ma non mi sembra così tanto a suo agio in questo ruolo, diciamo così, lascivo.
E che dire
di quell’altra foto con la linguina di fuori tipo pornostar? No, dai, che nessuno mi venga a dire che suscita pensieri impuri perché non ci posso credere.
Vogliamo mettere l'altra reduce,
Melita, in tutta la sua bellezza coadiuvata, forse, da un fotografo che si rispetti e da una sensualità decisamente più tangibile?
E’ incredibile, queste donne non riescono ad arrendersi al declino inevitabile e si inventano robe che nemmeno tra 100 anni riuscirebbero ad avere. Non è un delitto non essere sexy in maniera naturale, ma nemmeno sotto sforzo, mi sento di dire nel caso di Benedetta, e non mi capacito del perché non ci sia qualcuno che la indirizza da tutt’altra parte.
Benedetta, sei carina, hai un bellissimo marito,sicuramente la vita per te ha in serbo altre sorprese, ma
questa mascherina e questo sgabellino, fidati quando ti dico che non ti porteranno da nessuna parte.

martedì, novembre 04, 2008

QUESTIONI DI PATONZA


In questo periodo di latitanza internettiana, non mi lascio certo scappare la visione de “L’isola dei Famosi”, quest’anno partita in sordina e ora arrivata a vette di trash che la Simona Ventura spaccia quasi per esercizi di vita che una persona deve assolutamente vivere almeno una volta nella vita.
Rossano Rubicondi e Belen Rodriguez, si sono baciati. Embè? diranno i meno avvezzi alle vicende naufraghe. Il problema nasce dal fatto che lui è sposato con Ivana Trump e lei è fidanzata col calciatore Marco Borriello da diversi anni, quindi, nel mio mondo provincialotto e demodè, qualche problemino ci sarebbe. Che poi, ho il sospetto che non abbiano solo limonato, ma questo è un altro ragionamento.
Orbene, questo tradimento avvenuto sulle spiagge
dell’Honduras, è stato rivelato da Vladimir Luxuria, la quale è stata accusata dalla fedifraga Belen di essere solo invidiosa della sua patonza. Momento irripetibile per la televisione italiana, anche se a onor del vero la Rodriguez non ha proferito la parola “patonza”, ma ha solo indicato con indubbia finezza quello che a Vladimir la natura non ha regalato.
In studio, la Ventura e la Mara Venier, spregiudicate e moderne come due ventenni impasticcate ad un rave, hanno sghignazzato su questo tradimento, dichiarando che hanno fatto benissimo e "che cosa volete che siano due bacetti”, come se credessero davvero che non ci sia stata nemmeno qualche carezza in più, veloce e malandrina.
Non so in quale microcosmo vivono queste due, ma nel mio povero mondaccio fatt
o di cose semplici, le corna sempre corna sono, anche se si parla di reality, se uno ha la moglie anzianotta e se l’altra ha il fidanzato che gioca nel Milan e dichiara a gran voce che l’Isola non la guarda più.
Un’Isola fatta di sesso e fame, quella di quest’anno, un’Isola che per raggranellare qualche spettatore in più, mette su dei teatrini che neanche dalla D’Eusanio nei suoi momenti migliori.
Noi amanti delle schifezze ci andiamo a nozze, lo ammetto, ma stavolta anche per me si è un po’ raschiato il barile, con la Luxuria che per tutta la settimana dichiara: "Lunedì parlerò", neanche fossemo dei poveri cretini e non ce ne fossimo accorti da soli, la Belen e Rossano che inciuciano presi da impulsi irresistibili, e nonostante tutto, "Il Commissario Montalbano" dall’altra parte, fa ascolti da record alla faccia di tutte le patonze in ebollizione
.