venerdì, novembre 30, 2007
NEL COGNOME DEL PADRE
giovedì, novembre 29, 2007
UNO SU MILLE
lunedì, novembre 26, 2007
CAUSA DI FORZA MAGGIORE
Vi lascio immaginare cosa può significare ritirare le analisi di vostro padre il sabato mattina alle 11; constatare che uno dei valori più importanti è completamente fuori controllo; non trovare il tuo medico e nemmeno l’altro, quello che un tempo era di famiglia e ora è diventato privato; controllare in rete e leggere che è quasi l’anticamera della fine; piangere tutto il pomeriggio, supportate dalle nostra grande amica Betty che ci è stata vicina come una sorella; arrivare a domenica e scoprire in Piccolè un’altra preziosissima amica; trascorrere la giornata a rimuginare con l’ansia a livelli stratosferici, mentre tuo padre non immagina alcunché, sicurissimo di essere in salute come un ventenne di sana e robusta costituzione; dormire 4 ore e trovarsi stamattina alle 7,30 ad aspettare il dottore con tua madre (perchè il diretto interessato, probabilmente al fine di esorcizzare un paura latente, si è impuntato di non voler essere presente) e avere un malessere fisico che non avevi mai provato; parlare col medico che ti tranquillizza perché, secondo lui, quel brutto male che tutti noi avevamo ipotizzato, non c’è. Si tratta di tutt'altro e urge una ecografia che immediatamente prenotiamo per giovedì pomeriggio.
Capirete bene che una tensione simile ci ha letteralmente ammazzate, anche perché non eravamo proprio reduci da una settimana di vacanza al Club Med. Così, io e la Sandra, abbiamo fatto un fioretto, naturalmente senza essere andate in chiesa e senza aver acceso nemmeno uno straccio di cero: se il dottore non avesse riscontrato al babbo nessun brutto male, (ecografia, corna facendo, permettendo) non ci saremmo mai più lamentate per problemi economici, per Inps e storie simili, anche perché una paura del genere non è assolutamente paragonabile ad un conto bancario in rosso come le mie gote al cospetto di Stefano Dionisi.
Quindi, carissimi amici e lettori di passaggio, ci risentiamo tra un po’, quando l’ecografia avrà dato il suo responso ed io avrò la mente sgombra per dedicarmi al mio e ai vostri blog come solitamente mi piace fare.
Se ci credete, dite una preghierina, altrimenti, se vi va, pensatemi con un po’ d’affetto che fa lo stesso.
venerdì, novembre 23, 2007
AMY WINEHOUSE
martedì, novembre 20, 2007
QUESTIONE DI VOCE
Sono quasi sicura che molti penseranno di me che sono una che di musica non ci capisce nulla e che al massimo può ascoltare Gianni Bella che canta “Non si può morire dentro”. Su questo sono d’accordo, anche perché nella mia compilation da ascoltare in religiosa solitudine, Gianni Bella fa parte della rosa dei miei preferiti. Ma a parte queste inutili considerazioni, vorrei cercare di capire qualcosa su una voce che oggi sta spopolando, presumo, in tutto il mondo: Shakira. Un gran bel pezzo di figliola, molto sexy, con la danza del ventre nel dna, oserei dire, ma vogliamo parlare di come canta? Okay, mi rendo conto che oggi non è indispensabile avere il timbro di voce di Whitney Houston per diventare famosi, ma qualcuno può affermare con cognizione di causa che Shakira ha un modo di cantare piacevole? Io non sono un’intenditrice, ci tengo a ribadirlo per evitare che i fans incazzosi mi vengano a bacchettare come è successo con Alessandro Preziosi, ma sul serio questa ragazza quando sforza la voce in quel modo, la si può definire “brava”? E questa cosa la penso sin dal suo primo disco, ma lì per lì ho pensato che fosse un nuovo metodo di giocare con la voce e che la sua in realtà fosse del tutto diversa. Poi, quando mi sono accorta che “Si tu no vulves”, cantata con quel bel pezzo di tronco di Miguel Bosè, stava scalando le classifiche, soprattutto (e qui ci metterei la mano sul fuoco) per la sua irresistibile presenza, ho cominciato a riflettere. Niente da dire sull’arrangiamento del pezzo, nient’altro da dire sulla voce di lui che è sempre quella della prima versione (vi rimando al video), ma lei…Gorgheggia e cambia modo di cantare ad ogni strofa; sembra che non arrivi alle note e allora emette quella voce che sembra quella di Mimmo in “Bianco Rosso e Verdone”. Ditemi cosa ne pensate e non massacratemi per Gianni Bella che ascolto solo lontano da orecchie indiscrete. Però dovete convenire con me che come canta in falsetto lui, solo Nick dei Cugini di Campagna!
domenica, novembre 18, 2007
APPICCICATI SUL DIARIO
Io, se avessi più di una manciata di anni in meno, mi sarei invaghita del cantante dei Tokyo Hotel, come ai miei tempi mi ero invaghita, altro mistero irrisolto, di Boy George. Non chiedetemi cosa mi piaceva di lui, non riesco a capacitarmi di aver avuto pensieri impuri per un tipo con il rossetto più rosso del mio, ma si sa, la giovinezza è bella anche per questo.
giovedì, novembre 15, 2007
MISTER SIMPATIA
martedì, novembre 13, 2007
COLPO DI FULMINE
domenica, novembre 11, 2007
UNA DOMENICA NO
Mi riallaccio alla puntata mozzata di "Quelli che il calcio", dove, nonostante fossero trascorse diverse ore dal momento dell'omicidio, stranamente ancora non erano chiare le dinamiche del fatto. Cosa molto curiosa, dal momento che solitamente già un paio d'ore dopo, in casi analoghi, sappiamo anche cosa aveva mangiato per colazione sia la vittima che il, perdonatemi la parola, il carnefice.