giovedì, dicembre 28, 2006

BUON ANNO!

Nonostante la fine dell'anno mi faccia solo venire in mente il fatto che la mia età subirà un mutamento, ci tengo a farvi gli auguri.
Auguri, che, per inciso, ho sempre pensato che avessero poco senso. Passare dal 2006 al 2007, potrà anche essere una cosa meritevole di festeggiamenti, ma prima mi piacerebbe viverlo l'anno che verrà, e dopo, forse, dirò se sarà il caso di aprire la boccia.
Dal canto mio, l'ultimo dell'anno lo trascorrerò con un po' di amici, qui da me, a mangiarci una considerevole grigliata. Del vino buono, un po' di musica, un dolcetto ed ecco passato anche San Silvestro.
Da ragazzina lo amavo meno di adesso, perchè il mio fidanzatino di allora, nei 4 anni che siamo stati insieme, riusciva sempre a mollarmi il 29 di dicembre. Trascorrevo così un 31 affranta e in lacrime, pensando a quel 16 enne furfantone che se la spassava con la ragazzina che fungeva da sostituta. E il bello è che passate le feste tornavamo insieme, a dire il vero ero decisamente un po' stupidina, ma come si dice, ero innamorata.
Comunque, tanti auguri a tutti, agli amici assidui e ai frequentatori occasionali.
Ci risentiamo il prossimo anno, divertitevi e cercate di non tirare i botti, fatelo per i cani che ne hanno una paura becca.
Buon Anno!

martedì, dicembre 26, 2006

RITROVATI E PERSI

Rieccomi qui, dopo aver trovato sotto l'albero, un barbecue strepitoso, il video di Miguel da parte del mio amico Avanguard, il dvd della sesta serie di "Friends", una crema corpo, un bagnoschiuma, una sciarpa e un libro, stasera mi sono aggirata, come tutti i giorni del resto, su Tv Blog, ove ho avuto questa sciagurata sorpresa.
Torna il "Maurizio Costanzo Show".
Dopo un flop dietro l'altro, la direzione di Canale 5 non lo molla, e pur di tenersi una ormai sbiadita Maria De Filippi, ci propone questo anziano pingue e biascione in tutte le salse.
Ormai ci abbiamo fatto colazione, merenda, e ora ce lo ritroviamo nuovamente durante il rito della camomilla. Una condanna, un supplizio che il direttore della rete ammiraglia di Mediaset ci vorrebbe infliggere, ma che sicuramente non farà altro che farci scappare tutti da qualsiasi altra parte, purchè questo instancabile tricheco non ci annoveri tra i suoi affezionati.
E, a proposito di affezionati, io ero una di quelle che cercava tutti i giorni di dare un'occhiata ad un programma che mi faceva sognare, mi catapultava in un'altra dimensione e mi ammaliava come neanche Raul Bova.
Sto parlando di "Art Attack", misteriosamente scomparso dal palinsesto Rai, probabilmente a beneficio degli abbonati Sky o del digitale terrestre.
In questo periodo natalizio, in cui anche alle undici e mezzo di sera ci sfracellano i cosiddetti con qualcosa del tipo "Le renne di Babbo Natale", e dove il pomeriggio è pieno di miracoli, favole, e storielle stucchevoli forse più adatte ai bambini degli anni 70, l'unica cosa intelligente e sensata, la fanno sparire dalla circolazione.
La cosa strana è questa: parlano tanto di una tv a misura di bambino, sapendo benissimo che i ragazzini del 2006, preferiscono di gran lunga un film come "Shrek", piuttosto che "La favola di Santa Claus" o " La vera vita di Babbo Natale".
Eppure, per 15 giorni, i palinsesti vengono rivoluzionati, i grandi sono costretti a fare incetta di DVD, e i bambini continuano a vedere i soliti film, decisamente più alla loro portata rispetto ai polpettoni per tutta la famiglia proposti da Canale 5.
Però "Art Attack" non ce lo meritiamo.
E' qualcosa di troppo adatto ai bambini, nessuno che grida, nessun'altro che dice le parolacce, e Muciaccia che parla con una voce suadente che sa troppo di educazione.
E poi il Moige si annoia..

venerdì, dicembre 22, 2006

BUON NATALE A TUTTI !


Buon Natale a tutti, amici blogger.
Questi 8 mesi trascorsi in qualità di "proprietaria", sono stati per me illuminanti e deliziosi.
Ho conosciuto un sacco di persone in gamba, simpatiche, intelligenti, colte, dalle quali ho imparato qualcosa e con le quali mi sono fatta delle gran risate.
In certi momenti, mi avete tirato su il morale come nessuno ha fatto. Leggere i vostri post mi ha fatto divertire e sentire la vostra vicinanza durante i rari, per fortuna, momenti un po' così, ha reso il tutto meno pesante di come sembrava in realtà.
Tanti auguri a tutti voi, e vi dico subito che non vi libererete tanto facilmente di me, scegliete voi se è un augurio o una minaccia.
Buon Natale!

mercoledì, dicembre 20, 2006

UN FREDDO DICEMBRE IN ROSSO

110,00 euro, di Ici
101 euro, di Telecom, in clamoroso ritardo
189,00 euro, di rata della macchina
350,00 di rata del finanziamento in banca
110 euro, di cambio gomme anteriori
80 euro di revisione auto
122,00 euro, di regali di Natale.
Totale di questa disfatta: 1062,00 euro.
Dicembre 2006, per me e mia sorella, è diventato il mese della rovina. Tutto questo dispendio di sangue e denaro, ha avuto inizio il 7, e si è finalmente concluso oggi con il pagamento all'ultimo minuto dell'Ici.
Il superfluo, capirete bene, è adesso evidentemente limitato, con queste batoste è molto difficile riuscire a risalire la china senza smoccolare come il buon Ceccherini, ma noi, anime pure e votate al martirio, riusciamo ancora a barcollare, ma di cadere, non se ne parla proprio.
Lei, Sara Sidle, sta vivendo un periodo di mutismo da blog. Nervosa come non mai, evita di trovarsi di fronte lo sguardo inquisitore del monitor, si spaparanza davanti al divano e si abbevera di commedie americane o cartoni animati, presumo per la voglia di non pensare al deprimente quotidiano ancora impregnato di fila alla posta.
Io, stoica blogger anche in circostanze avverse, trascorro le serate in vostra compagnia, perlomeno leggo le cose che scrivete, dico due bischerate come mio solito, e il pensiero costante al portafoglio con la farfallina, per qualche ora si allontana dalla mia testa.
Perchè ho scritto questa lamentela proletaria?
Perchè mi piacerebbe che qualcuno che conosco, magari quelli che ogni tanto buttano là un "ma perchè esci così poco?", si mettessero una mano sul cuore, e una dentro al borsellino.
Una persona come me, e come mia sorella, con un cervello nella media, un corpo nella media, non è che il più delle volte scelga volontariamente di limitare al minimo la propria vita sociale.
Capitano delle cose, ne mancano delle altre, e piano piano tutto cambia, a volte in meglio, ma il più delle volte in peggio.
E così si è costretti a reinventarsi un modo di vivere diverso da quello al quale ti eri abituata, e con molta pazienza e spirito di sopravvivenza, riesci a fare diventare tuo anche questo.
Rimangono pochi amici, qualcuno buono, qualcun'altro che ti riversa addosso soltanto le proprie ansie senza preoccuparsi minimamente delle tue. E, per inciso, nessuno, o solo una cara amica, visita il tuo blog. Nessuno si prende la briga di lasciare un commento. Hanno troppo da fare o, come credo, non gliene frega una emerita mazza, tanto per essere chiari.
Prima di sprofondare nell'oblio della depressione temporanea, concludo, regalandovi una perla di Riccardo Scamarcio, il quale, interrogato su come era stato girare le scene bollenti con Monica Bellucci, sul set di "Manuale D'Amore 2", ha così risposto: " Faticoso, tutto qui. Lo abbiamo fatto per 5 ore di fila.." .
Becchiamoci questo, paghiamo le bollette, smoccoliamo come turchi, che tanto la fatica vera la fa tutto lo Scamarcio.


martedì, dicembre 19, 2006

UNA CAREZZA IN UN PUGNO

Dopo aver stroncato D'Alessio e la Tatangelo, la Borromeo, Briatore e chi più ne ha più ne metta, stasera voglio almeno parlar bene di una persona. Già immagino i fischi pensati da ognuno di voi, nel vedere la foto a sinistra, ma la mia passione per Silvio Muccino è reale e incontenibile. Mi piace come parla, come recita, lo trovo pieno di talento e sono contentissima di aver visto una sua ottima prova d'attore ne "Il mio miglior nemico", dove l'ho trovato maturato e con una dizione decisamente migliore.
Qualcuno dirà: che palle, e a noi che ce ne frega?
E avete ragione, perchè dopo lo zuccherino che ho usato per intortare un po' anche a me stessa, il cactus torna a mostrare le sue belle spine, ed eccomi a criticare una persona che un tempo amavo e che ora detesto. La detesto perchè ha dimostrato di essere solo quello che sembra, secondo me sta usando il suo ruolo e la credibilità che dovrebbe dimostrare, per andare a fare la parruccona a destra e a sinistra. Sto parlando di Vladimir Luxuria, l'onorevole con l'eye liner.
Mi è sempre piaciuta molto, ho sempre ritenuto che fosse una persona colta e intelligente e pensavo che il suo nuovo ruolo politico le avesse un po' tolto dalla testa le velleità artistiche che non è mai riuscita ad esprimere completamente.
Invece, è successo esattamente il contrario. Oggi è onnipresente, e, sempre più imparruccata, ce la troviamo davanti a All Music, a Italia 1 a La 7, naturalmente a fare quello per il quale non è stata eletta. Non so esattamente che cosa faccia, fattostà che non ce la vedo a comiziare accanto a Bertinotti, quando la sera precedente mi è apparsa vestita da drag queen a Markette.
E non dico questo per un pregiudizio, badate bene, soltanto per coerenza, visti tutti gli improperi che ho lanciato all'indirizzo di Gabriella Carlucci quando era contemporaneamente in Parlamento e su Rete 4.
Io il politico non lo voglio vedere in televisione con la parrucca platinata e il rossetto fucsia. Se proprio non ne può fare a meno, mi parli della finanziaria e dei pacs, ma lasci perdere i quiz demenziali di One Shot, o le ospitate da soubrette che le piacciono tanto.
Ma soprattutto la smetta di andare a sgambettare in Tv, sennò tra un po' ci toccherà vedere anche Mastella al Bagaglino, a fare le prese difficili con la Aida Yespica.
Vladimiro, abbi pietà.

lunedì, dicembre 18, 2006

LA CONTESSA DI SANTORO

Io che seguo abitualmente il gossip in tutte le sue forme, anche le più bieche, lo confesso, mi sono chiesta più volte se leggo gli stessi giornali che legge Santoro.
In effetti non si capisce da dove può aver tirato fuori tutta questa conoscenza, nonchè la conseguente strombazzata stima, per la Contessa Beatrice Borromeo, nipotina bella di Marta Marzotto.
Senza nulla togliere alla sua intelligenza, che sicuramente sarà molto acuta, non lo metto in dubbio, cosa può avere colpito a tal punto Michele Santoro da volerla al suo fianco nel suo rientro in Rai?
Io che leggo tutte le settimane Novella 2000, ho saputo della sua esistenza grazie a Porto Cervo, al Billionaire e a Tommaso Buti, suo ex fidanzato. Questa fortunatissima ragazza, ha vissuto una vita fatta di feste, di Cortina, di Festival del Cinema, sempre in abito da sera, sempre bellissima e un po' imbronciata.
E ora me la ritrovo ad "Anno Zero", con i dentini nuovi di zecca a parlare di povertà, di Napoli e di mafia.
Cosa c'entri lei con le miserie umane, lo sa solo Santoro, però, devo dire, ho letto una sua intervista e ho scoperto una persona intelligente e interessante. Nonostante ciò, non le offrirei mai di fare l'inviata di "Report" , ma nemmeno di leggere le notizie del TG3. Ho menzionato solo ed esclusivamente la terza rete perchè la ragazza dichiara di essere di sinistra, e forse ecco spiegato il motivo della scelta di Michele Santoro.
Io personalmente, la trovo un tantino azzardata e discutibile. Pur con tutta la buona volontà, non la vedo particolarmente a suo agio nel ruolo di...nel ruolo..
Aspetto la definizione: Beatrice Borromeo, che cavolo di ruolo ricopre ad "Anno Zero"?


domenica, dicembre 17, 2006

A NATALE FLAVIO E' PIU' BUONO

Chi crede nella redenzione di Flavio Briatore, alzi la mano.
Dice lui, che, guardando "Porta a porta", è venuto a conoscenza della drammatica vicenda della famiglia Calò di Cinisello Balsamo, padre, madre e 11 figli (ma la sera un po' di televisione no? mi viene cinicamente da dire). Tutti sfrattati.
Una lampadina si accende di colpo nella testa del buon Flavio. Cosa posso fare per loro?
Vi posso dire cosa avrei fatto io, se avessi i fantastiliardi di Briatore: mi sarei immediatamente attivata per fare in modo che questa povera gente potesse finalmente tornare a vivere una vita decente, non prima, naturalmente, di aver regalato loro una fornitura completa di profilattici da usare all'occorrenza.
Ma lui no, lui è uno glamour, uno che se non ha un 300/400 persone intorno non è capace nemmeno di andare a fare colazione al bar. Ha paura che lo vedano in pochi, capite com'è, e anche se fa la cacca più di una volta al giorno, "Chi", deve essere informato tempestivamente.
Infatti,la genialata per aiutare questa famiglia è la seguente: organizzare una festa,e invitare anche questi signori Calò con tutta la figliolanza, quasi come usare un evidenziatore per sottolineare la differenza sociale che esiste tra loro e "gli altri". E immaginatevi lo spasso di queste 13 persone, che si sono ritrovate ad un party esclusivo, vicini di tavolo di Naomi e della Gregoraci (??), di Mara Venier ed Emilio Fede. Serata a base di Maalox, per loro, (i Calò) ne sono convinta.
Poi, il solito settimanale di cui sopra, pagherà l'esclusiva del servizio, il cui ricavato andrà nelle tasche della famiglia sfortunata.
La cosa lodevole di tutto questo, è la classe. Una beneficenza così di sapore natalizio la poteva fare solo lui, col silenzio, il pudore, la voglia di non far sapere per non umiliare.
Lui vi da i soldi, ma il mondo e i lettori di "Chi" devono essere messi a conoscenza di quanto è buono Briatore, altrimenti, la beneficenza che senso avrebbe?

venerdì, dicembre 15, 2006

I PANETTONI

Ci risiamo. Arriva il Natale, e arrivano tutti quei filmoni comici per le famiglie che tanti fantasiliardi incassano ogni anno.
Questa volta, si è aggiunto un regista insospettabile, Alessandro D'Alatri, quello di "Senza Pelle", de "I Giardini Dell'Eden", di "Casomai", per intenderci.
Nulla da dire sulla decisione di far uscire il film a Natale, scelta legittimata forse dall'idea di cambiare binario, e di incassare qualche euro in più rispetto al solito.
Ma la decisione di chiamare, in qualità di attore, Paolo Bonolis, dopo un passato fatto di Kim Rossi Stuart, tanto per dirne uno, mi lascia quantomai perplessa.
Come già mi sono espressa su Pupi Avati ed Ezio Greggio, anche qui mi trovo a piangere su un cambio di rotta del quale non credo si sentisse l'impellente necessità. Paolo Bonolis no, e nemmeno Elena Santarelli, altra interprete scippata alla TV, senza nessuna esperienza, alta e bella, ma non attrice, mai stata.
Ma, tornando a Bonolis, forte della sua totale inesperienza, ma tronfio del ruolo che il buon D'Alatri ha deciso di assegnargli, ha dichiarato serafico di prendere ispirazione nientemeno che da Alberto Sordi. Anzi, di più, il suo personaggio, dicono, lo ricorda moltissimo, lui lo chiama "omaggio", ma in pratica, credo che tenda molto a scimmiottarlo.
E qui, il mio pensiero torna prepotente. Tra i molteplici attori italiani disoccupati, per quale motivo un regista affermato come D'Alatri, va a pescare proprio nel tanto vituperato ambiente televisivo? Per attirare pubblico, forse. Per competere con le strombazzate di Vanzina e Neri Parenti con i cosiddetti filmoni comici. Avrà detto: se ci infilo un presentatore come Paolino, totalmente estraneo al mondo del cinema, forse la faranno finita di promuovere fino allo sfinimento Boldi e De Sica, magari parleranno anche un po' male di lui, compatiranno me che l'ho scelto e qualcuno verrà al cinema per pura curiosità.
Infatti, "Commediasexi", è il nuovo film di Paolo Bonolis, se poi nel cast figurano anche e soprattutto Margherita Buy e Sergio Rubini, chissenefrega, tanto gli attori veri sono passati di moda.
Elena Santarelli è in pole position sulla locandina, grande Ereditiera, grande Naufraga, se poi nella recitazione è peggio della Dellera, poco importa.
L'importante è che qualcuno ne parli, quelli bravi li scritturo per il prossimo film di Pasqua, quello che nessuno vedrà perchè la gente inizia ad uscire e le sale si svuotano clamorosamente.
Ma, dico io, al posto di Bonolis, scritturare Sergio Castellitto, sarebbe stato poi tutto quel danno, secondo voi?

mercoledì, dicembre 13, 2006

CENCIO DICE MALE DI STRACCIO

Flavia vento prende le distanze da Elisabetta Canalis. Dice, con tutto il rispetto, che lei non ha mai fatto la velina e che ha studiato recitazione.
Embè? Anch'io ho fatto un corso di latino americano, ma la Rossella Brescia sicuramente lo ballerà meglio di me.
La cosa stupefacente di questa donna, è che riesce ad accalappiare personaggi che si sono sempre nascosti dietro una parvenza da intellettuali. Parlo di Fabrizio Bentivoglio, suo ex fidanzato, e Mimmo Calopresti, suo attuale fidanzato.
Ma come, vi date tutte quelle arie da cineasti lontani anni luce dalle promozioni becere, dalle ospitate plebee, concedete mezza intervista ogni 25 anni, e poi vi infognate con Flavia Vento, la cui popolarità è ancora rinchiusa nella scrivania di plexiglass di Mammucari?
Siccome, poi, non aveva ancora fatto abbastanza danni, ecco che ha aperto perfino un blog. E' come se lo scrivesse il figlio di mio cugino che ha 5 anni, i concetti di base sono quasi gli stessi.
Invece, Elisabetta Canalis, passettino dopo passettino, sta riuscendo a ritagliarsi un suo poco sudato spazio nel mondo dello spettacolo, Parlicchia, reciticchia, presenticchia, eppure, lavoricchia. Come la mettiamo?
Due diversi modi di fare televisione, due diversi percorsi. Entrambe in pratica non sanno fare nulla, ma una è riuscita a sfondare, secondo me, per una stratosferica botta di culo, l'altra si fidanza con gli intellettuali per vedere se prima o poi riuscirà a ritrovare la luce.
Tra le due, senza dubbio preferisco la Canalis, se non altro perchè ci risparmia quelle perle di saggezza che la Vento continua a dispensare fuori, e dentro il suo affollatissimo blog.
Vi dico solo che nell'ultimo post ha 105 commenti.
A questo punto è appurato che io non ci capisco niente, che la terra è un triangolo isoscele e che Pippo Baudo ha rifiutato di presentare Sanremo per andare in pensione.






martedì, dicembre 12, 2006

LE SIMPATICHE CANAGLIE

Non so quanti sono i bambini che bazzicano i nostri blog.
Forse qualcuno che naviga senza il controllo dei genitori, ogni tanto legge qualche post che attira la sua attenzione, e magari ci lascia anche qualche commentino.
La cosa strana è quando i commenti non sono commenti, ma frasi senza senso, scritte tanto per rompere le scatole a chi si sta facendo tranquillamente i fatti suoi.
E' successo che ieri sera, andando a rileggermi il post linkato su Anna Tatangelo che avevo scritto ad agosto mi sono trovata davanti ad una serie di commenti anonimi, opera forse di bambini molto piccoli, o a al limite, adulti con la sindrome avanzata di Peter Pan.
Avrei capito la battuta spiritosa, magari anche un FORZA MILAN, che sul mio blog avrebbe la stessa valenza della svastica nazista.
Però tutte quelle parole messe a caso, quel "Miss Dickinson è un attaccabrighe", "se la prende con tutti e nemmeno lei è perfetta", non so che dire, mi sembra un divertimento un po' piccino.
Auguro a questi simpatici bambini, un Natale pieno di giocattoli e felicità, e spero che la prossima volta che decideranno di imbrattare pagine tanto per passare un po' di tempo, siano in grado di scrivere qualcosa di più interessante e divertente.
L'unica cosa che manca loro è quel tanto di simpatia che avrebbe reso la cosa anche carina, e lo dico senza alcuna ironia
Una domanda: a voi sono mai capitate queste persone, gradevoli come un unghia incarnita dentro gli stivali a punta?

lunedì, dicembre 11, 2006

UNA DI TROPPO

Ognuno alla fine ha ciò che si merita.
Noi dobbiamo pur pagare qualcosa per il solo fatto di aver dato un posto di lavoro a Elisabetta Gregoraci, o per aver comprato i CD degli Articolo 31 e dei Gemelli Diversi.
Abbiamo le nostre colpe, siamo sinceri, e non possiamo permetterci di avere come coppia di riferimento, Brad e Angelina.
Con loro andiamo sul sicuro. Sono belli, ricchi, innamorati, famosi, hanno una carovana di figli e intendono averne ancora. Sono buoni, si occupano di questioni umanitarie e trovano il tempo perfino di recitare in qualche filmetto, tra una adozione e l'altra.
Da noi, di rimando, ecco che spuntano dalla copertina di un settimanale, le beghe familiari di Carmela e Gigi D'Alessio.
Eh già, perchè, come il più aitante dei maschioni, anche il pelatino Gigi pare si sia fatto l'amante giovane. Costei, ragazza di stomaco forte, è Anna Tatangelo, a quanto dice la signora Carmela, amante del marito da ben tre anni.
Di questa ragazzotta di diciannove anni, avevo già parlato ed espresso ampiamente il mio parere, ma dico,e quel tocco di glamour che fa tanto Beckam e Victoria? Dove sono le foto di Carmela con la borsetta Luis Vuitton e l'occhialone di Chanel, che sfugge al fotografo correndo disperata verso il macchinone con i vetri scuri?
Nulla, in Italia questa donna ha solo dichiarato quant'è stronzo suo marito, magari ha incassato anche un buon assegno, ma di fashion chic in tutto ciò non c'è proprio niente.
Nemmeno l'amante è glamour, è soltanto tutto squallido e triste, come ogni storia di questo genere, come ogni matrimonio buttato all'aria, come una donna che si sfoga su un settimanale e ha tre figli a cui rendere conto.
Come un marito che zompa su una ragazzina perchè si sente un ganzo, e la ragazzina che se lo piglia forse per combinare qualcosa di buono nella vita.
Brutto gossip, meglio l'ennesima adozione di Angelina, o la nuova tintura per capelli di Brad.
Carmela e Gigi rappresentano troppo la realtà, e c'è poco da sorridere.

sabato, dicembre 09, 2006

L'ONORE DEL CIOCIARO

Non mi piace particolarmente Christian De Sica, ma secondo me, negli spot della Tim, ha dato un'ottima prova da attore brillante.
Ma il punto è un altro. Avete sentito di quel senatore di An, che ha chiesto il risarcimento, quantificabile nella correzione della sceneggiatura della spot, solo perchè è stato usato il termine "ciociara", secondo lui, in maniera impropria?
In pratica, De Sica, da l'appellativo di "ciociara" a Sofia Loren, rea di non aver apprezzato particolarmente la sua esibizione canora durante lo spettacolo di Natale. Una stupidaggine, qualcosa che negli anni 70 era cosa abituale da parte di Fabrizi, Noschese, Panelli, Vianello, grandi attori che ridicolizzavano chiunque, qualsiasi tic, qualsiasi dialetto, qualsiasi regione, senza che nessuno, intelligentemente, si sentisse colpito nel segno.
Oggi, nell'era della tecnologia, c'è sempre qualcuno che protesta per lesa Maestà. Ci mancava quest'ultima storia del senatore che si indigna, probabilmente perchè ha una vita un po' vuota, tanto tempo libero, un po' di smania di protagonismo. Così inscena questa protesta un po' annoiata, tanto per leggere il suo nome sui giornali.
Io la trovo una cosa al limite del ridicolo, quasi come Paolini quando fa vedere i preservativi dietro al giornalista di Rete 4 e grida senza microfono che questo o quell'altro sono gay.
Ne ha parlato prima di me, Daveblog, ci tengo a dirlo, come tengo a dire che non sono completamente d'accordo con lui.
In casi come questo, trovo che nessuno offenda nessuno, si parla tanto di satira, di libertà, e poi, per un termine che è anche servito a fare riferimento a Sofia Loren (e non a Fabiano Reffe da Ceccano, ciociaro doc dell'ultimo GF del quale tutti andavano così tanto orgogliosi), si grida allo sdegno e si accampano pretese, alla fine, solo per finire sui giornali e sui titoli d'apertura di Studio Aperto.
Sempre il solito problema. Ci attacchiamo alle cretinate più cretine, e poi passiamo oltre quando, in uno spot, due coccinelle copulano selvaggiamente, oppure, un riccio viene travolto da insana passione per una spugna abrasiva per lavare i piatti.
Il Moige è distratto, e la Ciociaria ha altro a cui pensare.












venerdì, dicembre 08, 2006

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Per Robin di BlogStation :
non riesco assolutamente a commentare il tuo blog.
Sono 3 giorni che tento inutilmente di accedere, ma non mi è mai stato possibile.
Te lo dico perchè mi dispiaceva che tu pensassi che non ti vengo più a trovare, ma sia io che mia sorella Sara Sidle ci proviamo tutti i giorni, senza alcun risultato.
Speriamo di riuscirci al più presto.

giovedì, dicembre 07, 2006

LE SCORCIATOIE DI LELE

Come potevo lasciarmi sfuggire l'opportunità ghiotta di spettegolare un po' sull'ennesimo scandalo pruriginoso e completamente inutile?
Si, perchè, secondo me, Lele Mora, il top agente di divi e divetti del piccolo schermo, riuscirà a farla franca anche stavolta. E chi lo smuove, questo santino della Milano da bere, il guru dei tronisti e delle vallette, colui che è riuscito ad imporci per lassi di tempo interminabili, Daniele Interrante e Francesco Arca. Senza contare che è anche per colpa sua se Costantino è diventato miliardario, in barba a tutti noi poveri bischeri che ci sudiamo la pagnotta ma non siamo nati belli come lui. Le voci parlerebbero anche di altro, ma io sono una pettegola onesta e non dico di più.
Nell'ambiente dei vips, oggi tira aria di tempesta. Sfruttamento della prostituzione, ricatto, il pentolone scoperchiato dal fido Woodcock ci riserverà sorprese su sorprese, anche se ,sono convinta che una mano santa coprirà tutto e ci metterà la serenissima pietra sopra. Nel mio immaginario paranoico mi viene in mente il nome di SilvioCribbio, ma io do la colpa a lui anche se si fulmina la lampadina del gabinetto, ormai la mia fissazione sta raggiungendo vette inimmaginabili.
Giocatore di serie A fotografato in un'orgia gay, Totti che paga per non far uscire le foto in cui bacia Flavia Vento, Ramazzotti che sborsa milioni per ritirare dal mercato foto giovanili della Hunziker nuda. Vero o falso? Deliri gossippari o cruda realtà del sottobosco lelemoriano?
Intanto, la foto qui a destra parla chiaro. La sottomissione di Francesco Arca e Cristiano Angelucci, descrive alla perfezione l'essenza di questo omino che ama circondarsi da fustacci poco più che ventenni, che sistematicamente spedisce sul trono della De Filippi.
Io ho le mie idee su tutto ciò, non penso assolutamente ai meriti artistici di queste persone piombate nel tubo catodico da chissà dove. E non penso nemmeno che una come quella ex letterina passata in Fattoria, per non fare niente come sta facendo, sia passata dentro il letto di Lele Mora.
Ho detto di Lele Mora..


martedì, dicembre 05, 2006

ALLA ZOE NON PIACE IL CINEMA

Lo so, sono una provincialotta che non ha mai visto nulla, ma il cinema per me è magia pura. Nella mia vita ho visto moltissimi films, anche quelli che l'opinione pubblica ha definito vere e proprie fetecchie. Di tutto ciò che è spettacolo, vado pazza per il backstage, a me piace sapere come si costruisce una pellicola, una canzone, uno show. Capirete bene, che vivendo a Montecatini, l'unico dietro le quinte che mi è capitato di conoscere, è quello riguardante la vita privata delle prostitute che gravitano dalle mie parti. Se mi chiedete: com'è la Camilla quando non lavora? Vi posso dire che è una persona adorabile e simpaticissima.
Proprio oggi, dunque, mentre rientravo dal giretto quotidiano con Sara Sidle e la Zoe (il mio cane), mi sono imbattuta nel solito film che stanno girando nella mia città del quale abbiamo già abbondantemente disquisito.

Voglio soffermarmi però, sull'immagine che ho visto e della quale mi sono beata per pochissimi secondi.
Per pochissimi secondi perchè la Zoe aveva premura di tornare a casa a mangiare il suo riso. Con lei non si discute, nel momento in cui il regista ha intimato il silenzio e "ciak si gira!", ha iniziato ad abbaiare. C'era poco da scegliere.
Però, quel poco che mi è stato concesso di vedere, per me, rappresenta il cinema. Giancarlo Giannini e Ricky Memphis, sotto la tenda, seduti su quelle sedie comunemente definite, "da regista", con i copioni in mano.

Per me è stato come per i pellegrini assistere all'Angelus in Piazza San Pietro.
Come per Mastella, sapere di essere stato invitato come ospite al Treno dei Desideri.
Come per la Zoe,rendersi conto di stare andando a casa a mangiare il riso e a fare il riposino.
E lei ha sempre ragione, anche di fronte al cinema in carne e ossa.



lunedì, dicembre 04, 2006

SENZA MUTANDE

Si vocifera che Britney Spears e Paris Hilton siano molto più che amiche. Intanto, se ne vanno beatamente in giro senza mutande, scendono di macchina come se avessero i pantaloni, quando in realtà hanno degli abiti microbi che coprono a malapena la parte alta delle cosce.
E' normale (dicono), che due tipette come loro, miliardarie, carine, svaporate, adorino la vita mondana e i locali, come credo sia normale a 25 anni avere la sacrosanta voglia di divertirsi.
Anche io a 25 anni (ora mi aspetto qualcuno che nei commenti mi sgridi perchè parlo del tempo che fu..) uscivo quasi tutte le sere. Ma com'è che non mi sono mai dimenticata a casa le mutande? Per quale ragione misteriosa io e le mie amiche se dovevamo pomiciare con qualcuno, lo facevamo sempre con ragazzi e mai con ragazze?

Eppure, nel nostro gruppo c'era pure la ragazza ricca, colei che, mentre noi giravamo con le Peugeot 205 o le Y10, se ne usciva con il Pajero o con la Mercedes, roba che negli anni 80/90 potevano permettersi solo i genitori.
Dunque, molto più papabile di noi nel ruolo di annoiata e viziosa. Invece, nisba.
Queste ragazzotte famose un po' per caso, compiono il percorso obbligato di pomiciarsi un po' di amiche. La cosa bella è che lo dichiarano, o si fanno beccare nel locale trendy, e scatenano la fantasia dei maschi lussuriosi che sognano da una vita di assistere in diretta ad un rapporto saffico.
Perchè i Take That non si sbaciucchiano mai? O Orlando Bloom e Heath Ledger. O Scamarcio e Muccino.
Gli uomini hanno ancora un minimo di pudore, intanto, portano quasi sempre le mutande. Queste qua, se ne vanno in giro con la marjuana nella borsa, avendo cura di lasciarla aperta a favore di fotografo; dichiarano alla stampa di amare l'amica del cuore, quando poi si fanno fotografare con un'altra, in atteggiamenti inequivocabili.
Per pareggiare un po' le cose, mi piacerebbe leggere la dichiarazione shock di Luca Dirisio:
AMO PAOLO MENEGUZZI E LO POMICIO TUTTE LE SERE.
Titolone sui giornali, o trafiletto minuscolo nella pagina del gossip?

domenica, dicembre 03, 2006

IL MONDO DI MOANA


Proprio oggi mi sono trovata a riflettere sul potere dei media e sul fatto che una persona venga dipinta in un modo piuttosto che in un altro. E il primo caso che mi è venuto in mente è stato quello di Moana Pozzi.
Mi spiace anche un po' parlarne dal momento che purtroppo non c'è più, però io ho sempre pensato al suo percorso come a qualcosa di esemplare, ma a livello negativo.
Innanzitutto, la scelta di girare film porno.
Non credo che per ottenere la patente di intelligenza, come è inspiegabilmente successo a lei, si debba ber forza essere sovrastata da energumeni superdotati, o sbaciucchiare intimamente Ilona Staller.
Poi, anche se oggi pare non ricordarsene nessuno, stilare la lista dei propri amanti, anzi, addirittura scrivere un libro nel quale si decantano le virtù nascoste di Marco Tardelli e si demoliscono, se non ricordo male, Beppe Grillo e altri politici in attivo negli anni 80.
Su Er Mutanda si sono sprecato fiumi di inchiostro, eppure ha fatto bene o male la medesima cosa, con la sola differenza che Moana è entrata quasi subito a far parte della schiera delle donne da portare ad esempio, in fatto di intelligenza, cultura, e classe.
Anche se Rocco Siffredi l'ha rivoltata più volte come un guanto.

Ma di questo si preferisce non parlare, la vita di Moana pare avere 2 binari paralleli, uno dei quali, ormai dimenticato da tutti. E questo succedeva anche da viva, intendiamoci, ormai lei aveva svoltato, la sua rinomata intelligenza l'aveva distaccata dall'hard, probabilmente senza che nemmeno lei se ne accorgesse.
Rocco, invece, solo perchè ammicca alla parola "patatina", viene bannato dal video, tanto che hanno preferito mandare in onda lo spot incriminato, addirittura muto, come i films di Ridolini.
Notare che ora è sposato, padre, da qualche tempo, solo produttore e non più attore, ha scritto un libro sulla sua vita, diciamolo, ormai sarebbe arrivata l'ora di sdoganarlo.
Oggi, per concludere il santino della povera Moana, spunta il fratello, oggi diventato figlio. Si, perchè la Pozzi, ha sempre spacciato questa persona come suo fratello minore, quando in realtà lo avrebbe partorito e lo avrebbe praticamente affidato alle cure della sua mamma. Non so bene il perchè, forse per una smania di carriera, o magari per proteggerlo dalle eventuale maldicenze e chiacchiere che gli sarebbero piovute addosso a causa della strana professione della madre.
Il fatto che lui abbia deciso di guadagnarci qualche soldino, mi fa anche un po' riflettere, non sono riuscita a vedere in tutto questo una riabilitazione ulteriore alla memoria di Moana.
Ma nella sua vita, evidentemente, tutto era il contrario di tutto, la sua vita di pornostar, lei l'aveva scelta e ne era felice.
Se lo faccio io, sono una povera puttana scema, lei, era solo una donna intelligente, colta, e consapevole.

venerdì, dicembre 01, 2006

UNA PASSIONE BIANCHICCIA

Ditemi che avete visto il nuovo spot della pasta Voiello.
Se ve lo siete perso, vi faccio il riassunto.
Una coppia di bellissimi, eleganti e dall'aria che lascerebbe presagire incontri turchi tra le lenzuola, rientrano a casa da non so dove.
La signora, va a farsi la doccia, sempre in preda ad un tumulto sessuale incontenibile, mentre con gli occhi socchiusi, si strofina languidamente,e inspira l'aria che dovrebbe odorare di qualcosa di evidentemente afrodisiaco, vista l'estasi stampata sul viso.
Il signore, in cucina, si appresta a preparare la cena. Tutto lascerebbe pensare a qualcosa di sfizioso, che so, una impepata di cozze, 2 ostrichè, al limite anche una bella bistecca comprata da Dario Cecchini di Panzano.
E anche per lui, espressione vogliosa e voluttuosa,infoiamento palese e incontrollabile, ma non appena l'inquadratura smette di indugiare, ecco che appare la pietanza prelibata, preparata per l'occasione.
Uno sbiadito piatto di spaghetti al pomodoro.
E' imperdibile la sequenza nella quale i 2 si ritrovano e gustano questa specialità di alta cucina. Un amplesso non avrebbe fatto loro lo stesso effetto, e questo per dare la misura della loro instancabile passionalità.
Ai pubblicitari dico, ve bene divulgare la cucina sana, che non ingrassa e che fa bene al fisico e alla mente, almeno secondo quelli che ci vogliono bene e hanno a cuore la nostra salute.
Ma cercare la mescolanza tra il sesso e la pasta al pomodoro, bianchiccia come la faccia di SilvioCribbio domenica scorsa, la trovo una mossa un po' forzata.
Il sesso è come una frittura di mare, un piatto di gamberoni, una pizza capricciosa, ma gli spaghetti sbiaditi dello spot Voiello, io li associo alle tirannie della dieta.
E una cena a base di quell'ammasso tristemente insapore, renderebbe inutile anche una serata con Zingaretti e Dionisi messi insieme.
E vi ho detto tutto.